Trasporti internazionali

Belgio – sanzioni per contrastare il cabotaggio illegale.
Mentre in Francia prosegue l’iter legislativo del provvedimento che, tra gli interventi di contrasto al dumping sociale, stabilisce il divieto per gli autisti dei camion di effettuare in cabina il riposo settimanale regolare di 45 h (con pesanti sanzioni per l’impresa datrice di lavoro – un anno di carcere e 30.000 € di ammenda), il Belgio ha introdotto questo divieto nel quadro delle misure per combattere il cabotaggio illegale in vigore dallo scorso 21 Giugno. In particolare si tratta: – dell’aumento della sanzione pecuniaria applicata alle imprese di autotrasporto che, durante un controllo su strada, vengano trovate prive della documentazione idonea a dimostrare la regolarità del cabotaggio. L’importo, infatti, passa dai precedenti 55 € ai 1.500 €, con il fermo del veicolo quando il pagamento non avvenga immediatamente; – dell’introduzione, come detto, del divieto di effettuare il riposo settimanale regolare in cabina, la cui violazione comporta il pagamento di una sanzione pecuniaria di 1.800 €.

Spagna – richiesta di chiarimenti alla Commissione U.E sul divieto di effettuare il riposo settimanale in cabina.
L’associazione spagnola degli autotrasportatori “Fenadismer”, ha formalmente chiesto alla Commissione U.E di appurare se il divieto di prendere il riposo settimanale regolare in cabina che la Francia è in procinto di introdurre, sia o meno compatibile con la normativa comunitaria; ciò tenuto conto che gran parte del trasporto di cabotaggio in quel Paese proviene proprio dalla penisola iberica.

Francia – nuovo progetto per introdurre l’ecotaxe.
Nel Settembre 2013 il Governo francese, preso atto delle difficoltà nel far partire il nuovo sistema di pedaggio per i mezzi pesanti cd ecotaxe, decise di rinviarne l’entrata in vigore a data da destinarsi. Ora, il Governo francese ha presentato un progetto per una nuova ecotaxe che sarà votato dal Parlamento in Luglio per poi diventare operativo, almeno nelle intenzioni del Governo, dal 1° Gennaio 2015 dopo una sperimentazione di 3 mesi. La nuova tassa si applicherà ai veicoli di massa complessiva superiore alle 3,5 ton su 4.000 Km di strade nazionali (contro i precedenti 15.000 Km); in particolare, il pedaggio interesserebbe le grandi arterie di comunicazione nord-sud ed est-ovest, caratterizzate dalla presenza di vettori esteri in transito. I mezzi pesanti dovranno essere dotati di un dispositivo satellitare per il calcolo dei Km percorsi sulle strade coinvolte 2 dal pedaggio, e pagheranno sulla base di queste percorrenze. L’imposizione media dovrebbe aggirarsi intorno ai 13 centesimi al Km, che potrà variare a seconda del tipo di veicolo. Le associazioni di categoria dell’autotrasporto francesi (FNTR, UNOSTRA, TLF) si sono dette contrarie a questo progetto.

Abbandono del regime TIR da parte della Russia
A seguito della scadenza, dal 1 Luglio p.v, dell’accordo tra l’associazione garante russa Asmap e l’amministrazione doganale russa FCS, a partire da tale data le garanzie TIR non saranno più valide nel territorio della Russia e, allo stesso modo, le garanzie dei trasportatori russi non saranno più accettate negli altri Paesi. Peraltro, non è escluso che con l’approssimarsi di questa scadenza possano esserci novità, tenuto conto che da più parti è stato chiesto alla Federazione Russa di ripristinare la convenzione TIR.